Teologo ed ecclesiastico inglese. Compiuti gli studi
al Jesus College di Cambridge e ordinato sacerdote, si sposò
segretamente. Divenuto docente di Teologia nella stessa università, fu
poi chiamato a corte da Enrico VIII, che voleva essere appoggiato nella
richiesta di divorzio da Caterina d'Aragona; scrisse quindi un trattato per
dimostrare, sulla base delle Sacre Scritture, che il matrimonio del re non era
valido e venne inviato a Roma per sostenere la sua tesi davanti al papa. Il
tentativo fallì ma, tornato in Inghilterra,
C. fu nominato dal
sovrano arcivescovo di Canterbury e dichiarò nulle le nozze di Enrico VII
con Caterina d'Aragona e valide quelle con Anna Bolena. Minacciato di scomunica,
fece emanare dal Parlamento un decreto che proclamava il re capo unico e supremo
della Chiesa inglese, dando avvio allo scisma. Durante il Regno di Edoardo VI fu
promotore dell'istituzione di una liturgia in lingua inglese e redasse
perciò il
Book of common prayer, che il Parlamento rese poi
obbligatorio per tutta la nazione. Tradusse in inglese la Bibbia e scrisse 42
articoli per la predicazione che, ridotti a 39, sono ancora, con il
Book of
common prayer, il fondamento della dottrina anglicana. Salita al trono Maria
Tudor,
C. fu condannato al rogo per eresia (Aslacton, Nottinghamshire
1489 - Oxford 1556).