Imperatrice e regina di Sicilia. Figlia postuma di
re Ruggero II e della sua terza moglie Beatrice di Rethel. Sposò nel 1186
il futuro imperatore di Germania Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa.
Incoronata imperatrice a Roma nel 1191, quando il marito la lasciò per
fare ritorno in Germania, fu costretta a scontrarsi con i fautori di Tancredi,
nipote di Enrico VI, che voleva entrare in possesso del regno. Imprigionata da
Elia di Gesualdo, fu liberata per l'intervento di papa Celestino III. Divenuta
regina di Sicilia nel 1194, nel 1197 rimase vedova e fu costretta ad assumere il
governo. Con l'appoggio del pontefice Innocenzo III, nel 1198 fece incoronare re
di Sicilia il figlio nato nel 1194 (il futuro imperatore Federico II). Alla sua
morte affidò il governo al gran cancelliere Gualtiero di Palearia (1154 -
Palermo 1198). ● Lett. - Dante nella
Divina Commedia
(
Paradiso III, 113) riprende una leggenda secondo la quale
C.,
ultima legittima discendente dei Normanni di Sicilia, sarebbe stata tolta dal
convento e data in sposa al figlio di Federico Barbarossa, Enrico
VI.