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Corrente.

Massa d'acqua che si muove verso una determinata direzione. ║ Per estens. - Massa d'aria o di altro materiale fluido in movimento. ║ Per estens. - Massa, fila di gente in movimento. ║ Tendenza di opinioni, di idee, seguite dai più. ║ Fig. - Abbandonarsi alla c.: fare ciò che fanno gli altri. ║ Fig. - Andare contro c.: agire in modo diverso dalla maggior parte degli altri. ● Geogr. fis. - C. marina: spostamento orizzontale delle acque marine, aventi direzione costante. A seconda che la temperatura sia inferiore o superiore a quella delle acque marine circostanti, si distinguono c. fredde e c. calde. Si distinguono c. di gradiente e c. di deriva. Le prime sono dovute alla differente distribuzione della pressione su una data superficie di livello, ossia sono causate da differenze della pressione idrostatica o di temperatura in punti diversi della massa marina; le altre sono causate dalla forza del vento. Tra le maggiori c. di gradiente vi sono quelle dovute alla densità dell'acqua, influenzata dalla temperatura e dal grado di salinità. Si hanno innanzitutto le c. termiche limitate a zone di superficie: le radiazioni solari riscaldano la massa d'acqua di un bacino, che trasmette calore all'ambiente circostante. Con il progressivo raffreddamento l'acqua tende ad affondare originando c. fredde mentre l'irraggiamento e l'evaporazione, abbassando la temperatura determinano l'ascesa di acqua relativamente più calda. Le c. aline dipendono da variazioni della salinità, il cui aumento determina una crescita della densità superiore, in proporzione, a quella prodotta dalla crescita della temperatura. La diminuzione di salinità può essere provocata, in alcuni casi, dall'immissione di corsi d'acqua dolce o dall'afflusso di acqua di scioglimento dei ghiacciai. C. di questo tipo si possono avere a tutte le profondità. Le c. la cui circolazione è dovuta a variazioni di densità legate a condizioni sia termiche che saline sono dette miste. Le c. di deriva, generate dal trascinamento dei venti, scorrono da Est a Ovest nelle zone degli Alisei, da Ovest ad Est alle medie latitudini e da Est ad Ovest nei mari polari. Il movimento si trasmette inoltre per attrito turbolento nelle zone profonde così che le c. di deriva conservano una certa intensità fino a 200-500 m di profondità. ● Astron. - C. stellare: gruppo di stelle in movimento nella galassia come un unico corpo. Furono scoperte da C. Kapteyn nel 1904. Anche il Sole fa parte di una c. stellare che ha il suo apice nella costellazione di Ercole. ● Biol. - C. citoplasmatica: movimento del citoplasma visibile, in particolare, nelle cellule vegetali. Le sue cause sono ancora poco chiare. È possibile che sia provocato dal continuo cambiamento dei legami delle sostanze proteiche e dallo spostamento di molecole determinato da alcuni processi biochimici. ● Elettr. - C. elettrica: movimento di cariche elettriche fra due punti di un conduttore, generato da una differenza di potenziale. Se le cariche positive si muovono dai punti a potenziale più alto a quelli a potenziale più basso, si ha una c. positiva; nel caso contrario, negativa. Per convenzione si assegna alla c. un senso coincidente con il verso di moto delle cariche positive. ║ Intensità media di c.: il passaggio della c. attraverso una qualunque sezione di un conduttore è caratterizzata dall'intensità media di c. elettrica, grandezza scalare data dal rapporto fra la quantità di elettricità che passa attraverso la sezione e il tempo impiegato per tale passaggio. L'intensità di c. si misura in ampere. Se l'intensità di una c. non varia nel tempo, la c. si dice stazionaria o continua. Si parla di c. variabili nel caso in cui intensità e direzione risultino variabili nel tempo. Tra queste, particolare importanza hanno le c. alternate la cui variazione è regolata da una legge periodica. ║ Densità di c.: grandezza vettoriale che ha per intensità il prodotto che esprime la quantità di carica che nell'unità di tempo attraversa l'unità di sezione. ● Fis. - C. fluida: movimento di un liquido o di un gas, secondo una determinata direzione, in un condotto naturale o artificiale, o in seno ad una più grande massa di fluido. Le c. fluide si dicono stazionarie o in regime stazionario, se le varie particelle che passano per uno stesso punto hanno tutte la medesima velocità; se la c. fluida, oltre a essere stazionaria, è tale che le caratteristiche del moto sono uguali per tutte le particelle, si dice in regime uniforme. Una c. fluida è detta in pressione se il fluido occupa tutto il volume del condotto in cui si muove; a pelo libero, se il fluido occupa soltanto una parte del condotto. ║ Linee di c.: linee che, in un dato istante, hanno in ogni punto, per tangente, il vettore velocità delle singole particelle. ● Geol. - C. torbida o di torbidità: flusso di materiale solido che viene trasportato in sospensione in ambiente subacqueo a causa della rottura dell'equilibrio dei sedimenti depositati nell'ambito di un pendio deposizionale. L'equilibrio può essere rotto dal superamento dell'angolo limite di attrito interno, o da fenomeni accidentali come scosse sismiche o movimenti tettonici. ● Meteor. - C. a getto: c. d'aria, con velocità media e andamento parallelo alla crosta terrestre, che spirano, tra 6.000 e 1.300 m di altezza, da Ovest verso Est con traiettorie irregolari. Scoperte durante la seconda guerra mondiale, furono cartografate nel 1946. Hanno una larghezza di circa 500 km e spessore di circa 7 km; presentano oscillazioni d'altezza verso l'alto e verso il basso, a seconda che scorrano su zone anticicloniche o cicloniche. La velocità è variabile e decresce dal centro alla periferia; è soggetta a cambiamenti a seconda delle stagioni. Le c. a getto si spostano in latitudine e in altezza. Con maggiore frequenza si registrano nell'emisfero boreale sul Pacifico, nel Sahara orientale, nel Mare Arabico. ║ C. verticali: movimenti d'aria con prevalente direzione verticale. Sono causate dalla diversa temperatura della massa d'aria rispetto all'ambiente. Raramente possono essere dovute a cause dinamiche.