(dal greco
chordé: corda di minugia). Insieme
di fili ritorti (di fibre vegetali o sintetiche o di fili metallici), che
formano un corpo flessibile utilizzato per legare, sostenere, trainare. ║
Fig. -
Tagliare la c.: fuggire di nascosto. ║ Fig. -
Dare
c.: incoraggiare qualcuno a parlare, lasciare a qualcuno libertà
d'azione. ║ Fig. -
Essere con la c. al collo: trovarsi in una
situazione difficile. ║ Fig. -
Essere giù di c.: essere
fiacco, svogliato, depresso. ║ Fig. -
Tenere qualcuno sulla c.:
mantenere qualcuno in uno stato di incertezza, ansietà, timore. ●
Sport - Nell'alpinismo, grossa fune, di fibra sintetica e lunghezza variabile
utilizzata nelle ascensioni in montagna per compiere manovre di assicurazione e
per la formazione di cordate. ║
Discesa in c. doppia: manovra che
permette di superare in discesa pareti a strapiombo, recuperando poi la
c. utilizzata. ║ Nella lotta e nel pugilato, funi sostenute da
paletti che delimitano il ring. ║ Funicella tesa tra le due
estremità dell'arco per tenderlo e scagliare la freccia. ● Mus. -
C. vibranti o
armoniche: in alcuni strumenti musicali, fili di
minugia, metallo, seta o fibra sintetica tesi su una cassa armonica che,
pizzicati, sfregati (come negli strumenti ad arco) o percossi (pianoforte)
entrano in vibrazione producendo un suono. ● Mecc. - In alcuni orologi a
muro, catena che regge i pesi. ║
Dare la c. all'orologio: caricare
l'orologio. ● Mat. - Segmento che ha per estremi due punti di un arco, in
particolare due punti di una circonferenza. In un cerchio la
c. passante
per il centro è il diametro. Ogni
c. non passante per il centro
è minore del diametro; l'asse di una
c. passa per il centro.
║ Segmento che unisce due punti di una superficie sferica. ● Giochi
- Nel gioco del biliardo, la linea che non deve essere superata dalla mano di
chi si accinge a battere la palla dell'avversario. ║
Salto della
c.: gioco consistente nel saltare ritmicamente una
c. ● St. -
Supplizio della c.: pena in uso nei secc. XIII-XVIII. Al condannato
venivano legate le mani dietro schiena con una
c. che passava per una
carrucola fissata al soffitto. Tirando la
c. il prigioniero veniva
sospeso per aria e costretto a rimanere in quella posizione per qualche tempo,
oppure veniva fatto cadere a tratti. ● Arch. -
C. di un arco:
distanza dai piedritti. ● Zool. -
C. dorsale: struttura assile con
funzione di sostegno, composta da tessuto di aspetto gelatinoso, caratteristica
dei cordati. Nei vertebrati è destinata a essere sostituita dalla colonna
vertebrale. ● Anat. -
C. vocali: ognuna delle pieghe mucose
laringee che nei mammiferi costituiscono l'organo della fonazione. In anatomia
umana si distingue una coppia di
c. vere da una coppia di
c.
false, le prime poste inferiormente rispetto alle seconde. Le
c. vocali
vere (prismatiche, elastiche, percorse da fasci muscolari stimolati da appositi
nervi) sono parallele tra loro e raggiungono nell'uomo la lunghezza di 20-25 mm,
nella donna di 16-20 mm. Lo spazio che esse racchiudono è detto
rima
glottidea. Le
c. vocali modulano i suoni emessi dalla laringe quando,
per azione di muscoli volontari, subiscono variazioni in spessore, lunghezza e
posizione. ║
C. del collo: ciascuno dei due muscoli
sternocleidomastoidei.