Poetessa toscana la cui esistenza è stata a lungo
messa in dubbio, ma che è tuttavia confermata dal
Codice Vaticano,
dove sono contenuti i suoi versi, riportati con l'indicazione dell'autrice. Si
tratta di tre sonetti notevoli per la sincerità di espressione e di
sentire, tipicamente femminile. I testi la dicono
fiorentina. Non si
hanno di lei altre notizie (XIII sec.).