Strumento costituito da due aste di uguale lunghezza
collegate in modo da poter assumere qualsiasi tipo di angolazione. A seconda
degli usi cui è destinato il
c. può assumere diverse forme:
balaustrino, cioè di piccole dimensioni e dotato di un dispositivo
a vite che permetta di tracciare archi di cerchio e circonferenze di misura
estremamente piccola;
a stecca, cioè costituito da una lunga riga
che, fissata alla tavola da disegno mediante una punta, permette di tracciare
archi e circonferenze di ampio diametro;
di spessore, dotato di gambe
ricurve a tenaglia, costituite in modo tale da poter rilevare lo spessore degli
oggetti;
di calibro, usato per rilevare i diametri interni delle
cavità;
azimutale, dotato di una rosa divisa in gradi e usato per
prendere l'azimut magnetico di un corpo celeste;
di riduzione, formato da
due aste che terminano a punta e unite a cerniera nel mezzo. Si tratta di una
sorte di
c. doppio in cui il rapporto tra la distanza delle punte di una
parte sta a quelle delle punte dell'altra come la lunghezza delle aste
rispettive. Il
c. di proporzione consiste in due regoli graduati fissati
da una cerniera e portanti diverse scale. Lo strumento è fondato sulle
proprietà dei triangoli e viene adoperato nelle proporzioni geodetiche
quando queste ultime non richiedono una assoluta precisione.