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Combinazione.

Chim. - Atto per cui due atomi, ioni, radicali o molecole reagiscono fra loro per dare uno o più prodotti diversi da quelli di partenza. La c. avviene secondo leggi ben precise, note ormai da parecchi decenni Lavoisier enunciò la legge della conservazione della massa: il peso delle sostanze che partecipano alla c. non muta durante la c. stessa. Proust enunciò la legge delle proporzioni definite e costanti: quando due sostanze si combinano per dare un certo prodotto, lo fanno sempre secondo un rapporto definito e costante. Dalton enunciò la legge delle proporzioni multiple: quando due elementi reagiscono fra loro per dare diversi prodotti, le quantità dell'uno che si combinano con la stessa quantità dell'altro stanno fra loro in rapporti razionali semplici. Inoltre per i gas vale anche la legge di Gay-Lussac o delle c. gassose: due gas si combinano sempre secondo rapporti volumetrici semplici e il prodotto, se allo stato gassoso, ha un volume che sta in rapporto semplice coi reagenti. A Guldberg-Waage si deve la legge dell'azione di massa: le velocità di reazione cineticamente semplici sono proporzionali alle concentrazioni dei reagenti secondo una costante funzione della temperatura (e a volte anche della pressione). A differenza delle precedenti, che sono leggi della stechiometria (cioè del ramo della chimica che studia i rapporti di combinazione), l'ultima legge appartiene alla cinetica chimica (cioè allo studio della velocità delle reazioni chimiche e dei fattori che la influenzano). La moderna chimica nucleare, con le sue indagini di strutturistica degli atomi e delle molecole, ha dato un contributo sostanziale alla conoscenza dei fenomeni energetici che accompagnano le c. chimiche; purtroppo i risultati sono per ora in uno stadio solo qualitativo. Dalla chimica-fisica si sa che una reazione avviene in genere se vi è disponibilità di entalpia libera, cioè se il sistema dopo la reazione viene a trovarsi in uno stato energetico più basso di quello iniziale. In realtà il discorso sull'energia è valido solo in prima approssimazione in quanto una reazione chimica si sposta in un senso solo se il suo delta G è negativo, essendo il delta G di una reazione la derivata della funzione di Gibbs (o entalpia libera) rispetto al grado di avanzamento della reazione. Da un punto di vista microscopico la chimica tradizionale distingueva due tipi di legame chimico: ionico e covalente. Le moderne teorie hanno dimostrato che non esistono legami ionici o covalenti puri; si preferisce vedere tutti i legami covalenti, con una percentuale di ionicità del legame. Questa è legata secondo una scala empirica alla elettronegatività degli atomi (secondo Pauling o Mullikan), onde è possibile dire a priori qual è il comportamento di un certo legame in una molecola gassosa. In fase liquida le cose sono molto più complesse in quanto i vari ioni possono essere stabilizzati da fenomeni tipo solvatazione. Due teorie sono attualmente portate avanti per l'indagine teorica delle strutture molecolari: il metodo LCAO (Linear Combination of Atomic Orbital, cioè c. lineare degli Orbitali atomici) e il metodo MO (Molecular Orbital, cioè dell'orbitale molecolare). Nel primo metodo si descrivono degli orbitali della molecola come c. degli orbitali atomici dei singoli atomi, che mantengono la loro individualità; nel secondo invece non esistono più orbitali atomici e gli elettroni occupano degli orbitali che appartengono a tutta la molecola, cioè sono condivisi dai vari nuclei. Gli studi moderni hanno però accertato che gli elettroni anche all'interno di una molecola complessa sono condivisi soltanto da una coppia di atomi e non da tutti i nuclei della molecola. In questo senso acquista significato l'estensione della conoscenza ai legami dentro la molecola e lo studio della ionicità dei legami mediante la elettronegatività, che era stata ricavata solo per legami tra due atomi in una molecola biatomica. Nella c. di specie chimiche l'energia svolta è pari a quella dei legami che si stabiliscono meno quella dei legami che vengono rotti affinché la reazione possa avvenire. Spesso questa energia è talmente elevata che due specie non possono fra loro combinarsi se non in presenza di qualcosa che assorbe energia (un'altra molecola a molti gradi di libertà o la parete). • Fis. - In acustica, c. di suoni si dice la sovrapposizione di suoni distinti propagantisi nello stesso mezzo. Essa obbedisce alle leggi di somma propria dei fenomeni ondulatori; in particolare si rinforzano a vicenda tutte le armoniche superiori a quella fondamentale. La c. di suoni è di grande importanza in quanto pressoché nessun suono è puro (cioè composto da una sola armonica), onde per analizzare un suono è necessario decomporlo nelle sue armoniche, mentre per riprodurlo è necessario combinare varie armoniche. • Aer. - C. di volo è la tuta in pelle, o materia plastica, eventualmente foderata in pelliccia all'interno, che i piloti indossano per difendersi dal freddo nei voli ad alta quota. Per i voli sugli aerei molto veloci sono in uso anche le tute anti-g o antigravità, che possiedono delle camere gonfiate con aria compressa e rinforzi atti ad esercitare pressioni sul sistema vascolare; esse attenuano gli inconvenienti del volo con forti accelerazioni, bassa gravità, pressione esterna ridotta.