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Combattimenti rituali.

Biol. - Sono manifestazioni tipiche dell'aggressività intraspecifica, cioè di quel tipo di aggressività che si verifica tra animali della stessa specie e che è in relazione con vari comportamenti sociali e particolarmente in rapporto alla riproduzione, alla lotta per il possesso di un territorio o alle lotte gerarchiche. In realtà il c.r. non è propriamente un combattimento cruento perché, di norma, esclude la possibilità di ferite gravi anche se gli animali che lo attuano posseggono armi in grado di provocare, almeno occasionalmente, danni repentini e molto gravi. A volte non si arriva neppure al c.r.; questo è sostituito dal comportamento ritualizzato che può essere di minaccia, con tendenza al combattimento, di pacificazione oppure di umiltà. Il comportamento rituale di minaccia è adottato in genere: dalle antilopi, che si limitano a mettere ben in mostra le corna che sono le loro armi più efficaci; dagli uccelli che ricorrono alle minacce acustiche, cioè ad uno speciale tipo di canto che mette in allarme l'eventuale rivale; dai pesci che ricorrono spesso a minacce ottiche per attuare le quali pongono in evidenza la colorazione della loro livrea. Il c.r., detto anche combattimento virtuale, si è imposto a poco a poco, attraverso la filogenesi ed è, in pratica, una degenerazione del combattimento cruento attuata allo scopo di non danneggiare la specie. Le azioni della lotta - qual'era in origine - sono state sostituite gradualmente da gesti evocatori non pericolosi ma che riassumono, in una specie di rito, le varie fasi del vero combattimento. Questi combattimenti seguono regole fisse; i cervi, per esempio, si attaccano solo di fronte, mai di fianco; in tal modo le ramificazioni delle corna impediscono ai colpi di arrivare fino al corpo del rivale. Quando combattono fra loro i maschi di orice gazzella incrociano dapprima le corna, lunghe e diritte, e poi, fronte contro fronte, cercano di sospingere all'indietro l'avversario, senza ferirlo, naturalmente. Riti particolari caratterizzano i combattimenti dei bufali, dei mufloni, del bue muschiato, mentre l'ammotrago, che possiede corna semilunate, aggancia l'avversario e lo costringe a girare in semicerchio. I pesci, nei loro c.r., anziché affrontarsi direttamente, dirigono con la coda piccole correnti d'acqua contro la linea laterale dell'avversario. I maschi di vipera si rizzano l'uno a fianco dell'altro e attorcigliano la parte del corpo rimasta eretta; non fanno mai uso, però, del loro veleno. Alcune antilopi, quando si ritengono " moralmente" sconfitte, volgono le terga al rivale e abbassano umilmente il capo.