Condottiero italiano. Si distinse come comandante delle
truppe della Repubblica di Venezia, battendo Filippo Maria Visconti, duca di
Milano. Passò poi al soldo di quest'ultimo contro Venezia; ma fu
imprigionato dal Visconti che nutriva in lui scarsa fiducia (1447). Di nuovo a
capo dell'esercito della Repubblica Ambrosiana, combatté valorosamente
contro i Francesi di Carlo d'Orlèans e contro Francesco Sforza, allora in
lotta con Venezia; si accordò con lui e abbandonò nelle sue mani
il Milanese. A Venezia, il Consiglio dei Dieci cercò di assassinarlo ma,
falliti vari tentativi, il
C. comandò ancora per vent'anni le
milizie della Repubblica Veneta. Celebre il monumento a
C., opera del
Verrocchio, innalzato a Venezia (Solza, Bergamo 1400 - Malpaga, Bergamo
1475).