Scrittore e critico italiano. Iniziate negli anni Cinquanta le prime
collaborazioni con giornali e riviste, negli anni Sessanta passò a "Il
Giorno", affermandosi con i suoi articoli che rinnovavano la grande
tradizione del giornalismo letterario italiano e che conservarono
intatto il taglio inconfondibile quando apparvero, dal 1973 al 1988,
sul "Corriere della Sera". Dal 1988
C. cura le pagine di critica
letteraria di "La Repubblica". I numerosi articoli scritti negli anni gli
consentirono di dar vita a saggi in cui raccontò gli scrittori e i libri, di
preferenza classici, in un libero gioco in cui il rigore della
ricerca si associa all'invenzione dello stile. Tra i tanti ricordiamo:
Goethe (1970);
Il tè del cappellaio matto (1972);
Immagini di Alessandro Manzoni (1973);
Alessandro Magno
(1974);
Il velo nero (1979);
Vita breve di Katherine
Mansfield (1980);
Il migliore dei mondi impossibili (1982);
Tolstoj (1983), premio Strega 1984;
Il sogno della camera
rossa (1986);
Kafka (1987);
Ritratti di donne (1992);
La colomba pugnalata. Proust e la Recherche (1995);
Il
male assoluto (2000);
La civiltà letteraria europea (2005);
La morte della farfalla (2006),
basato sulla relazione tra Zelda Sayre e lo scrittore Francis Scott Fitzgerald.
Nonostante la letteratura sia sempre stata il tema
centrale della vita di
C., egli realizzò anche libri di altro
genere, tra cui favole per bambini (
I racconti dei gatti e delle
scimmie, 1981;
Cinque teste tagliate, 1984), romanzi (
La
primavera di Cosroe, 1977;
Storia prima felice, poi dolentissima
e funesta, 1989) e saggi (
I frantumi del mondo, 1978, premio
Médicis 1991;
La luce della notte, 1996;
L'armonia del mondo,
1998;
La mente colorata, 2002;
Israele e l'Islam. Le scintille
di Dio, 2003).
C., tra gli altri riconoscimenti, fu insignito del Prix de Latinité (2000)
da parte dell'Accademia delle Lettere brasiliana e dell'Académie
française; attualmente dirige la collezione di scrittori
greci e latini della Fondazione Valla (n. Firenze 1930).