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China.

(dal peruviano quina-quina). Pianta di modeste dimensioni, appartenente alla famiglia delle Rubiacee, dalle cui cortecce si estraggono importanti alcaloidi. Cresce spontanea nell'America centrale e meridionale ed è coltivata nel Borneo e a Giava. Molte sono le qualità di c. che si trovano in commercio, ma in fondo tutte si possono ridurre a tre specie fondamentali: la gialla, la rossa e la grigia. La prima deriva dalla Cinchona calisaya e trovasi in commercio in rotoli e in pezzi; i rotoli sono lunghi da 10 a 40 cm e larghi da 2 a 4 cm e derivano dai rami e talvolta dal tronco o dalle radici della pianta. La c. gialla, in pezzi, si presenta rugosa ed esternamente di color giallo molto forte; l'odore è debolmente aromatico e il sapore amaro. La qualità rossa, che si trova in commercio in pezzi lunghi da 20 a 40 cm arrotolati, si presenta internamente di color rosso scuro e ha sapore amaro come la prima, ma meno aromatico e più astringente. La c. grigia, detta anche fusca, è la corteccia di molte varietà di Rubiacee, come la Cinchona officinalis, la Cinchona macranta, la Cinchona nitida, la Cinchona peruviana, ecc.; in commercio si trova arrotolata in tubi che si presentano esternamente di colore grigio-cenere o grigio-rossiccio e internamente color giallo-ocra. Da tutte le varietà di cui sopra si estraggono la chinina, la cinconina e molti altri alcaloidi che, combinati con acido cloridrico, bicloridrico, citrico, salicilico, oppure con bromo, zolfo, ecc. danno quella grande serie di composti a cui appartengono il bromidrato di chinina, il carbonato, il citrato, il silicato, il solfato, il bisolfato, il tannato, ecc. La corteccia di c. si adopera per la preparazione di infusi, decotti, tinture, estratti, sciroppi, elisir, che hanno poteri antifermentativi, tonici nei catarri intestinali e stimolanti nell'anemia, nella rachitide, nella convalescenza da malattia acuta e, infine, nella malaria. Il derivato più importante della c. è il chinino o bisolfato di chinino. Oltre la chinina, la c. contiene in quantità notevoli la chinidina, la cinconina e la cinconidina. Importanti sali di c. sono il bisolfato, il bromidrato, il cloridrato e il bicloridrato.