Dama di corte francese. Divenuta a diciassette anni moglie
del connestabile marchese Charles d'Albert, duca di Luynes, rimase presto vedova
e nel 1622 sposò in seconde nozze il duca di Chevreuse, Claudio di
Lorena, divenendo sovrintendente della casa della regina Anna d'Austria. Ebbe
una parte di primo piano nella politica francese della prima metà del
XVII sec. Fu tra i più influenti sostenitori di una politica cattolica
favorevole alla Spagna e ostacolò i piani antiasburgici del Richelieu,
complottando contro il cardinale e contro lo stesso re, Luigi XIII, potendo
contare sull'appoggio del partito filospagnolo. Se Richelieu dovette rinunciare
ai suoi piani antiasburgici, egli tuttavia riuscì ad affermare
l'autorità assoluta del re che firmò la condanna a morte per uno
dei due congiurati, il marchese di Calais, mentre la
C. venne esiliata
(agosto 1626) e la regina messa in disparte. A questo primo esilio ne seguirono
altri due, nel 1632 e nel 1637, finché, morti a distanza di pochi mesi
l'uno dall'altro sia Richelieu che Luigi XIII (1643) la
C. poté
riprendere a intrigare, cercando di influenzare la regina Anna d'Austria, che
esercitava la reggenza per il giovane figlio, e di metterla contro il successore
di Richelieu, Mazzarino, che si sbarazzò di lei, esiliandola di nuovo
(1652). Continuò a partecipare al movimento di opposizione
(
Fronda), per poi ritirarsi definitivamente in convento
(1600-1679).