Commedia in cinque atti di Paolo Ferrari (1822-1889),
rappresentata nel 1871. L'unione del marchese Ermanno e della contessina Anna
non é stata felice. Ciascuno dei due ha in fondo al cuore un diverso
amore: l'uomo è ancora innamorato della baronessa Eulalia; Anna è
stata, forse, l'amante del cugino Arturo. Le reciproche gelosie sembrano
placarsi colla nascita di una bimba, ma per poco. L'improvvisa morte della bimba
li pone di fronte a se stessi. Anna giura sulla figlia morta di non aver nulla
da rimproverarsi e Ermanno le crede. Come pegno della riconciliazione, essi
accetteranno per figlia una bambina nata dall'amore di Ermanno ed Eulalia. La
morte di quest'ultima rende ancora più patetica la conclusione. Il dramma
vuole essere uno studio complesso dei problemi familiari di una classe ormai in
decadenza.