Uomo politico italiano. Antifascista, fu tra i dirigenti
dell'Unione goliardica per la libertà. Militante dell'Azione cattolica,
l'abbandonò dopo l'avvicinamento di questa al regime fascista in vista
della firma dei Patti Lateranensi. In seguito svolse attività
antifascista nel movimento clandestino liberale. Nel luglio 1943, quale
rappresentante del PLI, sottoscrisse a Milano il patto di unione antifascista
tra i partiti che avrebbero poi dato vita al CLN, ed entrò a far parte
del Comitato centrale di Liberazione. Segretario del PLI sino al dicembre 1945,
fu ministro dei Lavori pubblici nel primo governo De Gasperi (1945-46).
Dimessosi nel 1955 dal PLI, fu tra i fondatori del Partito radicale (1955) ed
entrò a far parte della direzione centrale. Nel gennaio 1962, con
l'affermazione della corrente avversa a un'alleanza organica col PSI, fu eletto
segretario generale, ma nel marzo successivo, con tutto il gruppo degli "Amici
del Mondo" si dimise dal Partito in cui si era affermata la tesi, sostenuta
soprattutto dal Piccardi, di un accordo coi socialisti (Rieti 1906 - Roma
1980).