Città e porto della Sicilia, capoluogo della
provincia omonima. Situata nella piana omonima, in zona altamente sismica,
è stata completamente distrutta dai terremoti del 1169 e del 1693; ha
inoltre subito le violente eruzioni dell'Etna (254, 1669, 1819). La sua
campagna, fertilissima, produce agrumi, mandorle, vini. Industrie alimentari,
conciarie, chimico-farmaceutiche e minerarie. Impianti turistico-alberghieri.
È sede di università. Patria di Vincenzo Bellini, di Giovanni
Pacini, di Mario Rapisardi. 338.585 ab. CAP 95100.
• St. - Fondata dai greci calcidesi (VIII a.C.),
nel 396 a.C. passò sotto il dominio di Cartagine. Nel 263 a.C. fu
conquistata dai Romani. Nel corso dei secoli successivi subì le invasioni
di Vandali, Eruli, Goti, Ostrogoti, Bizantini, Saraceni, Normanni e Svevi. In
epoca più recente è stata a lungo sottomessa alle dominazioni
degli Angioini, degli Aragonesi e dei Borboni. Fu annessa al Regno d'Italia nel
1860. • Archeol. - Conserva resti di costruzioni
greche e romane; Notevole il teatro greco, ricostruito in epoca romana, un
anfiteatro romano, le terme dell'Indirizzo e la Rotonda (chiesa di S. Maria).
• Arte - Tra gli edifici di epoca medioevale,
pregevoli sono la Basilichetta (V-VI sec.), il castello Ursino (1239-50) e il
Duomo (XI-XII sec., ricostruito nel XVIII sec.). Dopo il terremoto del 1693
vennero edificate le chiese di S. Chiara, S. Giuliano e Sant'Agata. ║
Provincia di C. (3.552 kmq; 1.100.451 ab.). Zona molto fertile. Centri
principali: Acireale, Caltagirone, Giarre, Paternò e
Randazzo.