Agente catalitico; sostanza che provoca le catalisi. I
c. agiscono influenzando solo la velocità con cui l'equilibrio si
raggiunge (cioè il rendimento orario). I
c. appartengono alle
più svariate classi di sostanze (acqua, sali, metalli, ecc.), e spesso la
loro natura chimica determina il tipo di reazione nella quale possono essere
attivati, mentre dalla loro natura fisica ne dipende l'attività. Per i
c. solidi è necessario avere materiali dotati di grande superficie
attiva o di particolare struttura cristallina, ecc.; i metalli si hanno in
genere riducendo qualche loro ossido; gli ossidi calcinando a bassa temperatura
composti di maggior volume molecolare. Una caratteristica dei
c. è
la specificità: essi cioè catalizzano una determinata reazione;
così i vapori di alcool etilico a 300 °C, a seconda che passino su
allumina o su rame, si trasformano in etilene e acqua o in aldeide acetica e
idrogeno. I
c. sono sensibilissimi alla presenza, nel sistema reagente,
di sostanze che in minime tracce sono capaci di diminuire o annullare la loro
attività. ║ Il termine è usato anche in senso traslato, con
riferimento a idee, principi, ecc. che provocano una reazione.