(Torino 1798 - Porto 1849). Re di Sardegna (1831-1849), figlio di Carlo
Emanuele di Carignano e di Maria Cristina Albertina di Sassonia-Curlandia.
Con la famiglia reale fu costretto a risiedere a Parigi durante
l'occupazione napoleonica e tornò a Torino solo nel 1814, quando il trono di
Vittorio Emanuele I fu restaurato. Nel 1817 sposò Maria Teresa di Toscana.
Influenzato dai federati, appoggiò un gruppo di ufficiali capeggiato da
Santorre di Santarosa che alla notizia dei moti del 1820 nel Napoletano lo
incitava a intervenire contro l'Austria in Lombardia. Quando alcune
guarnigioni insorsero (12 marzo 1821), Vittorio Emanuele abdicò e Carlo
Alberto concesse la costituzione, fatta salva l'approvazione del nuovo re,
Carlo Felice, allora a Modena. Questi invece schiacciò la rivolta e inviò il
giovane principe in Portogallo a combattere contro i carbonari (1823).
Succeduto a Carlo Felice nel 1831, ne mantenne la politica conservatrice e
clericale, finché, verso il 1843-1845, sotto la spinta di intellettuali come
Gioberti e d'Azeglio, aprì il Piemonte a un timido liberalismo. Il 5 marzo
1848 concesse lo Statuto e il 23 adottò il tricolore italiano quale bandiera
del Regno. Sconfitto nella Prima guerra di indipendenza italiana, abdicò in
favore del figlio, Vittorio Emanuele II (23 marzo 1849) e si ritirò in
Portogallo, dove si spense pochi mesi dopo.
Curiosità: Il re Carlo Alberto aveva un cavallo che amava tantissimo e
per questo lo chiamò Favorito. Quando creò il Museo dell'Armeria Reale di
Torino volle che ci fosse il suo animale prediletto.