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Carie.

Processo degenerativo e distruttivo a carico di determinati tessuti animali e vegetali. • Med. - C. dentale: malattia caratterizzata da distruzione più o meno lenta del dente. Tale processo inizia con una vera e propria distruzione di tutte le parti che compongono il dente, in modo da formare una cavità sufficientemente vasta e penetrante. La c. si verifica inizialmente in un punto della corona, provocando la lesione dello smalto, che appare come una macchia dal colore grigio-opaco, che tende poi a pigmentarsi. Se si esamina la lesione al microscopio, si riconoscono, procedendo dall'esterno verso l'interno, una zona di distruzione, una di rammollimento, una di invasione e infine una zona di reazione. Il processo inizia con la decalcificazione della dentina ad opera degli acidi che si sono formati nel cavo orale in seguito alla digestione degli idrati di carbonio, e in particolare dell'acido lattico. Quando sotto la cuticola dello smalto penetrano batteri produttori di acido lattico, questo acido raggiunge una tale concentrazione capace di attaccare lo smalto. In questo caso lo smalto, che è costituito per il 97% di sali minerali, viene disgregato e completamente dissolto. La dentina, invece, che è formata solo per un terzo di sali minerali, non può subire disgregazione e distruzione ad opera della sola azione dissolvente degli acidi, ma viene attaccata da enzimi proteolitici di origine batterica. La c. porta alla formazione di piccole cavità che sono limitate all'organo dello smalto; successivamente, quando in questo processo viene interessata anche la dentina, la c. acquista dimensioni sempre maggiori, sino a raggiungere la polpa dentaria. L'insorgenza della c. si evita facendo ricorso a opportune misure profilattiche, quali la cura dell'igiene orale, l'integrazione di vitamine e calcio all'interno dell'alimentazione, l'uso di dentifrici. La terapia della c. viene effettuata eliminando i tessuti colpiti e medicamentando la cavità con liquido disinfettante; successivamente il dente viene otturato con sostanze dure (amalgama, cemento, silicati, ecc.) • Bot. - Nome che viene dato a diverse malattie dei vegetali e che si manifestano con la decomposizione dei tessuti. Ne sono causa alcuni parassiti fungini, ridotti spesso a masse pulverulente. Si distinguono vari tipi di c. a seconda dell'agente infettante: la c. del tronco, che attacca gli ulivi, gli olmi, ecc., è prodotta dai funghi poliporei. I funghi appartenenti alla specie Tilletia penetrano nelle cariossidi dei cereali, attraverso le lesioni provocate dalla trebbiatura, e vi sporificano. La c. rossa è invece un tipo di decomposizione dei legnami, che insorge quando vengono ammucchiati in luoghi umidi; è dovuta al micelio di funghi in grado di spappolare la cellulosa, ma che non intaccano la lignina, producendo una sostanza tannica rossastra.