Pedagogista e saggista italiano. In parte autodidatta, si
laureò non più giovanissimo alla Normale di Pisa. Antifascista, fu
più volte arrestato e, nel dopoguerra, continuò la sua battaglia
contro ogni sopraffazione e ogni forma di violenza in sede politica come in sede
religiosa, e contro ogni tipo di intolleranza, di dogmatismo e di autoritarismo.
Professore di Pedagogia alle università di Cagliari e di Perugia, ha
svolto un'ampia azione di insegnamento teorico e di attività pratica
soprattutto in difesa della non violenza. Attento ai problemi del mondo, e in
particolare del Terzo Mondo, promosse vari convegni internazionali e, quale
presidente della Consulta italiana per la pace, organizzò varie
manifestazioni in suo favore. Tra le sue opere:
Elementi di un'esperienza
religiosa (1937);
Vita religiosa (1942);
Il problema religioso
attuale (1948);
Italia non violenta (1949);
L'atto di educare
(1951);
Danilo Dolci (1951);
L'obiezione di coscienza in Italia
(1958);
Battezzati non credenti. Lettera all'arcivescovo di Perugia
(1961);
Severità religiosa per il Concilio (1966);
Antifascismo
tra i giovani (1966);
La compresenza dei morti e dei viventi (1966);
Educazione aperta (1967) (Perugia 1899-1968).