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Canzone dei Nibelunghi.

(in tedesco Nibelungenlied). Poema eroico dell'Alto Medioevo tedesco. L'opera, di autore anonimo, è formata da 38 canti di versi lunghi a rima baciata raggruppati in quartine. La genesi di questo ciclo epico è controversa: il poema risale presumibilmente al XIII sec.; riscoperto nel 1757 da J.J. Bodmer, fu editato criticamente solo nel 1826 da K. Lachmann, che sosteneva fosse un agglomerato di differenti canti popolari. La materia è infatti alquanto stratificata: vi convivono due nuclei tematici, il "mito" (l'amore della valchiria Brunilde per Sigfrido, le sfide tra cavalieri, la lotta contro il drago) e la "storia" (la conquista di Worms del 407, la calata degli Unni, la fine dei Burgundi ad opera dei Franchi nel 537). I due filoni finiscono per congiungersi nella figura di Crimilde, sorella del re Gunther e sposa di Attila, la quale, dopo un intricato dipanarsi di episodi eroici, riesce a vendicare la morte di Sigfrido, il conquistatore del tesoro dei Nibelunghi, finendo a sua volta vittima del vecchio Ildebrando. Una tensione tragica corre soffusa nella materia epica lasciando affiorare, oltre al rituale cavalleresco cortese, il riflesso di un'epoca particolarmente tormentata e oscura quale fu quella dei Burgundi. L'epilogo della vicenda è cantato in due poemetti, anch'essi anonimi, di poco precedenti (1160 circa) alla C. dei N. a cui si allacciano idealmente: Ältere Not (La fine dei Nibelunghi) e la coeva Klage (Il lamento). È noto anche come Nibelungenlied.