Scrittore austriaco di origine ebraica. Si è formato
culturalmente nell'ambiente viennese del primo dopoguerra e ha esordito in
letteratura nel 1935 con
L'abbacinamento, pubblicato in Italia con il
titolo
Auto da fé. Il romanzo racconta la storia di un sinologo
patologicamente attaccato ai libri dai quali non riesce a staccarsi e può
essere considerato l'allegoria del dramma dell'intelligenza vissuta in senso
esclusivamente individualistico. Nel 1938 è emigrato in Gran Bretagna e
vi è rimasto per gran parte della sua vita. Più saggista che
romanziere,
C. si è imposto al grosso pubblico con
Massa e
potere (1960), indagine sui fenomeni sociali realizzata secondo canoni e
procedure diverse da quelli della sociologia e più attenta ai meccanismi
psicologici che regolano i rapporti di potere. Nel 1977 ha pubblicato
La
lingua salvata, primo volume dell'autobiografia continuata con
La
fiaccola nell'orecchio (1980) e
Il gioco degli occhi (1985). È
autore anche di tre drammi (
Nozze, 1932;
Commedia delle
vanità, 1934;
I dilazionati, 1952 ). Tra le altre sue
pubblicazioni ricordiamo:
Annotazioni. 1942-1948 (1965);
L'altro
processo (1969);
Potere e sopravvivenza (1972), le raccolte di saggi
e di aforismi
Il cuore segreto dell'ora che scocca (1987) e
La tortura
delle mosche (1993). Nel 1981 è stato insignito del premio Nobel
(Ruscùk, Bulgaria 1905 - Zurigo 1994).