Città del Molise, capoluogo della provincia omonima e
della regione, posta sul pendio di un colle, a 786 m s/m. Il settore
settentrionale della città corrisponde al nucleo più antico, cinto
fino al 1732 dalle mura medievali, con stradine in pendenza e scalinate. Bei
palazzi, magnifica la cattedrale, notevole il Museo sannitico. 51.457 ab. CAP
86100. • Econ. - L'agricoltura è la
principale risorsa economica della città: si coltivano cereali, uva,
olive, ortaggi e frutta. L'artigianato è rinomato soprattutto per la
produzione di rasoi, forbici e coltelli. Vi sono anche piccole industrie
alimentari, meccaniche, di materiali da costruzione.
• St. - Non si hanno dati sicuri circa l'origine
della città. Si sa che sorse in un primo tempo intorno a un castello che
il conte Cola di Monforte aveva costruito nel XV sec. sulle rovine di un altro.
Da quel primo nucleo abitato si sviluppò la città. Nel XVI essa
passò ai Gonzaga, poi ai Carafa e solo nel XVIII sec. tornò
possesso di nobili locali. Si conserva ancor oggi a
C. la tradizionale
festa religiosa del
Corpus Domini detta dei
Misteri, celebrata con
rappresentazioni sceniche di quadri viventi ispirati alle vite dei santi.
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Provincia di C. (2.209 kmq; 236.613 ab.): situata a Nord-Ovest
rispetto alla provincia di Isernia, occupa la porzione più vasta del
territorio del Molise. Si estende sull'Appennino campano, tra il gruppo montuoso
del Matese (monte Miletto, 2.050 m) e l'Adriatico ed è attraversata dai
fiumi Trigno, Saccione, Fortore, Biferno, Tammaro. Il clima è
mediterraneo sulla costa e sui primi rilievi, mentre nell'interno le escursioni
termiche sono più marcate. L'economia si basa essenzialmente
sull'agricoltura (cereali, patate, tabacco, olive, uva) che però è
praticata con metodi piuttosto arretrati. Il settore industriale non è
ancora pienamente sviluppato; opera nei settori alimentare, tessile, edile,
metalmeccanico.