Città (115.624 ab.) della Francia settentrionale,
capoluogo del dipartimento del Calvados e della regione della Bassa Normandia.
• Econ. - Situata alla confluenza dell'Orne e
dell'Odon, a 14 km dalla Manica, la città possiede un porto collegato al
mare (Ouistreham) tramite un canale navigabile che la rende un attivo centro
commerciale per l'esportazione e l'importazione di merci, quali minerali di
ferro, prodotti metallurgici, carbone, legame, combustibili, prodotti agricoli.
Vi sono inoltre industrie metallurgiche, meccaniche, tessili, edili, alimentari.
• St. - Le origini della città risalgono
circa al IX sec., ma essa acquistò importanza solo sotto il dominio di
Guglielmo il Conquistatore (XI sec.) che vi fece costruire un castello, la
chiesa di Santo Stefano (1077), capolavoro dell'arte normanna, e la
Trinità (1066). Durante la guerra dei Cento Anni fu conquistata per due
volte dagli Inglesi, nel 1346 e nel 1417, e fu definitivamente liberata nel 1450
da Richemont. Dalla fine del XVI sec. al XVIII sec. la città decadde e si
riprese solo quando Napoleone, nel 1811, diede inizio alla costruzione del
canale che avrebbe collegato la città al mare. Durante la seconda guerra
mondiale la città fu gravemente danneggiata dai bombardamenti.
• Arte - Nonostante i gravi danni causati dai
bombardamenti del 1944, la città conserva la chiesa di
Saint-Etienne fondata da Guglielmo (XI sec.), grandioso esempio di
architettura normanna con facciata a due torri quadrate e divisa sia dai
contrafforti (verticali) che dai marcapiani (orizzontali); la chiesa della
Trinité (XI sec.), voluta da Matilde, moglie di Guglielmo, simile
nella facciata a Saint-Etienne; la chiesa gotica di
St. Pierre (XIII-XIV
sec.); i resti del castello.