Sigla della
Central Intelligence Agency (Agenzia
centrale d'informazioni), organo del governo degli Stati Uniti creato nel 1947
con compiti di spionaggio e controspionaggio che l'hanno resa uno dei mezzi
sotterranei d'intervento politico più potenti e incontrollabili, operante
a vasto raggio sul piano internazionale. Recentemente il "Washington Post" ha
lanciato una campagna di rivelazioni sui finanziamenti occulti per milioni di
dollari che la
CIA avrebbe fornito a organizzazioni americane ed estere
(partiti, sindacati, associazioni studentesche, riviste di cultura), e il famoso
giornalista Walter Lippman ha affermato che tra gli enti finanziati ci furono
anche dei partiti italiani. Sono in genere attribuiti a interventi della
CIA molti sommovimenti e cambi di regime (o tentativi falliti come quello
dello sbarco a Cuba nel 1961) in paesi neutrali o della zona d'influenza
americana. Le attività della
CIA subirono una battuta d'arresto
dopo lo scoppio dello scandalo
Watergate nel 1973, in conseguenza di
un'ondata di accuse, riguardanti l'attività interna ed estera (colpi di
stato in Grecia e Cile, guerra civile in Angola, ecc.) che indussero il
presidente G. Ford a nominare nel gennaio 1975 una commissione di inchiesta
governativa presieduta da Nelson Rockefeller, incaricata di stabilire se la
CIA avesse svolto operazioni illegali e di valutare le pesanti accuse
riguardanti la sua partecipazione a numerosi complotti e all'assassinio di vari
uomini politici (tra i bersagli falliti, il leader cubano F. Castro). Per quanto
la parte più esplosiva del voluminoso rapporto redatto dalla commissione
d'inchiesta venisse tenuta segreta, anche la parte resa nota, dopo la
conclusione dei lavori, risultò sufficientemente inquietante per
l'opinione pubblica nazionale e internazionale. Dal rapporto, risultò che
oltre ai dipendenti ufficiali (oscillanti nei vari periodi tra i dieci e i
quindicimila), la
CIA disponeva di numerosi agenti e informatori, per un
totale di ottocentomila persone legate, in varia forma, all'attività del
servizio segreto. Risultava inoltre che varie decine di migliaia di cittadini
americani erano stati schedati nel corso degli anni, che un numero rilevante di
persone politicamente sospette erano sottoposte a sorveglianza speciale e a
intercettazioni telefoniche illegali, e che milioni di lettere dirette verso
paesi comunisti erano state aperte e controllate, mentre le infiltrazioni di
agenti provocatori non avevano risparmiato nessuna organizzazione politica o
culturale di opposizione. Vastissima e molto fitta risultava inoltre la rete
organizzativa operante all'estero. Come risposta a questa ondata di accuse, la
CIA venne sottoposta a un primo processo riorganizzativo nel 1975, sotto
la direzione di George Bush e ristrutturata nel 1977, per volontà del
presidente democratico J. Carter che ne ridusse anche il bilancio,
sottoponendola a un più stretto controllo della presidenza. L'avvento
alla presidenza del repubblicano R. Reagan, che affidò la direzione della
CIA a William Casey, comportò una nuova svolta in senso opposto
nel 1981, conseguente all'annullamento delle limitazioni precedentemente imposte
alle sue attività clandestine e di spionaggio. Grazie a un cospicuo
aumento del suo bilancio segreto, l'intera struttura organizzativa venne
rafforzata e le sue attività moltiplicate, reclutando nuove forze e
usufruendo di una maggiore libertà d'azione, conseguente alla
soppressione di varie clausole limitative, tra cui quella che vietava
l'assunzione, come agenti segreti, di missionari e giornalisti. Ne è
conseguita una più attiva presenza all'estero e una serie di interventi
massicci, soprattutto in America latina, senza però trascurare l'Europa e
gli altri continenti, sino alle più remote aree del mondo. Il ripristino
delle prerogative abolite dopo il 1975 ha riguardato non solo le attività
svolte dalla
CIA all'estero, ma anche quelle interne, con l'assunzione di
compiti affidati in passato all'FBI (
Federal Bureau of Investigation) e
conseguente intensificazione del controllo delle persone e organizzazioni
sospette. Nel 1997 George J. Trenet ne divenne il direttore
generale.