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Brest.

(fino al 1921 Brest-Litovsk). Città (300.400 ab.) della Bielorussia, capoluogo della provincia omonima. È situata sul fiume Bug, al confine con la Polonia. • Econ. - Importante mercato agricolo (cereali) e zootecnico (lana) e centro commerciale, è sede di industrie alimentari, tessili, del legno, meccaniche, dei materiali da costruzione. • St. - Anticamente chiamata Brzese nad Bugiem, fu capoluogo della Polessia (Russia Bianca). Le origini della città risalgono all'XI sec., quando venne costruita una fortezza intorno alla quale sorsero poi numerose abitazioni che, a poco a poco, diedero luogo a un grosso centro appartenente prima alla Polonia, che lo mantenne fino al 1795, anno in cui fu occupato dai Russi in seguito alla terza spartizione dello Stato polacco. Durante la prima guerra mondiale B., il 25 agosto 1915, cadde in mano alle truppe austro-tedesche nel corso dell'offensiva che le avrebbe condotte dal Baltico al San, costringendo la Russia a uscire dalla guerra. Nel 1918 la città venne nuovamente assegnata alla Polonia che la conservò dal 1920 fino al 1939. A B. fu stipulata, il 9 febbraio 1918 la cosiddetta "pace del pane", che riconosceva lo Stato ucraino e la sua autonomia nella Galizia orientale da parte dell'Austria, della Germania e della Turchia (in cambio di viveri agli Imperi centrali). Ma Trotzkij, il rappresentante russo della conferenza, pur dichiarando la cessazione dello stato di guerra, si rifiutò di accogliere le altre condizioni imposte dagli alleati tedeschi e interruppe le trattative sperando nella rivoluzione mondiale. Ripresa la guerra, gli Imperi centrali avanzarono sempre più in territorio russo obbligando i Russi a partecipare a un nuovo trattato e si giunse così alla cosiddetta pace di B.-Litovsk. Fu un trattato di pace separata stipulato il 3 marzo 1918 tra la Russia bolscevica e gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria), con la Bulgaria e l'Impero ottomano. Con tale trattato la Russia rinunciava alla Livonia, alla Lituania, alla Curlandia, all'Estonia e alla Polonia e si impegnava a riconoscere l'indipendenza della Finlandia e dell'Ucraina. Si impegnava inoltre alla corresponsione di gravose indennità di guerra, senza ottenere alcunché in cambio. Il trattato non venne però riconosciuto dalle potenze dell'Intesa, le quali alla fine della guerra lo annullarono nel corso della conferenza di pace di Versailles.