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Belluno.

Città del Veneto, capoluogo della provincia omonima, situata nella zona settentrionale della Val Belluna a 400 m s/m., sulla destra del corso medio del Piave. Poco a Nord s'innalza il monte Schiara (2.563 m). 35.182 ab. CAP 32100. • Econ. - La città è uno dei capoluoghi di provincia italiani meno popolati, al centro di un'area economicamente depressa. B., come il resto della provincia, ha avuto un modesto sviluppo industriale iniziato in ritardo rispetto alle altre zone del Veneto, per l'ambiente montagnoso e il relativo isolamento naturale, ma anche per l'insufficienza delle vie di comunicazione. Le attività industriali sono rappresentate da aziende di piccole-medie dimensioni: fiorenti le industrie alimentari, conciarie, del cemento e del legno. B. è, inoltre, un importante mercato agricolo e vinicolo. • St. - Municipio romano e, prima della conquista romana, centro dei Veneti, fu una delle prime località a venire investita e occupata dalle invasioni dei barbari: passò successivamente sotto il dominio di Eruli, Ostrogoti, Lombardi, Franchi, Sassoni, Franconi e Svevi. Libero comune a partire dal XIII sec., nelle lotte tra i Comuni e Federico Barbarossa tenne una posizione alterna; nel 1197 venne sconfitta da Treviso e nel corso dei secc. XIII e XIV al potere della città si alternarono vari signori (Trevisani, Da Romano, Scaligeri, Carlo di Boemia, il marchese del Brandeburgo, Alberto e Leopoldo d'Austria, Visconti). Nel 1404 si sottomise volontariamente alla signoria della Repubblica di San Marco fino al 1797 (Campoformio), anno in cui, dopo una brevissima occupazione francese, fu data agli Austriaci, cui appartenne fino al 1886, salvo una parentesi nel 1848 quando B. si unì all'insurrezione di Venezia. La città venne danneggiata dal terremoto del 1873. Durante la prima guerra mondiale, dopo l'ottobre del 1917, fu soggetta per un anno all'occupazione austriaca. Nel 1945 la città si distinse nella lotta contro i Tedeschi occupanti, meritandosi la medaglia d'oro al valore militare. • Arte - Il centro monumentale della città è costituito dalla piazza del duomo dove si trovano il duomo stesso, costruito su disegni di Tullio Lombardo all'inizio del XVI sec., il campanile barocco progettato da F. Juvara, il palazzo rinascimentale dei Rettori e la torre civica, resto di un castello risalente ai secc. XI-XII. Tra gli altri monumenti citiamo il Palazzo del Conte Vescovo, le chiese di Santo Stefano (periodo gotico), di San Pietro e di San Rocco (XVI sec.), il neoclassico palazzo Cappellari della Colomba. Nel Museo civico sono esposti reperti archeologici di epoca romana e una raccolta di documenti storici riguardanti la città e il suo territorio; inoltre, si possono ammirare opere di pittori e scultori veneti dal sec. XV al XIX. ║ Provincia di B. (3.678 kmq; 211.353 ab.): provincia quasi interamente montana, corrispondente alla valle superiore e media del Piave, comprende l'area orientale delle Dolomiti; la zona è ricca di laghi naturali e artificiali sfruttati per la produzione di energia elettrica. Per quanto riguarda l'economia locale, poco sviluppata è l'agricoltura, mentre il turismo e l'industria (tessile, meccanica leggera, edilizia, lavorazione del marmo e del legno, produzione della carta) sono i settori trainanti. Numerosi sono i centri di villeggiatura estiva e invernale ovunque rinomati: Cortina d'Ampezzo, Limara, Longarone, Auronzo di Cadore, Pieve di Cadore. Sono sorti, inoltre, numerosi musei per documentare le ricche tradizioni artistiche e folcloristiche locali. Centro urbano importante, oltre al capoluogo, è Feltre, ma vanno citati anche alcuni centri minori che fungono da coordinamento subregionale: Pieve di Cadore, Agordo, Cortina d'Ampezzo.