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Acquario.

Vasca di svariate dimensioni, dotata di una o più pareti trasparenti, nella quale si tengono in vita animali e piante acquatiche, per scopi di studio od ornamentali. Si tratta generalmente di un parallelepipedo di vetro realizzato con particolari materiali sintetici trasparenti in grado di consentire la migliore osservabilità dell'interno, garantendo nel contempo la buona resistenza delle pareti. L'a. deve riprodurre il più possibile le caratteristiche ambientali esistenti in natura (habitat). È pertanto necessario mantenere la corretta illuminazione, oltre che la giusta purezza, aerazione e temperatura dell'acqua, alle cui variazioni molti pesci sono sensibilissimi. Per questi scopi si utilizzano un riscaldatore elettrico, un aeratore e un ricambio lento e continuo dell'acqua. Il ricambio può essere limitato di molto, se si riesce a creare un equilibrio biologico tra gli ospiti animali e vegetali. L'alimentazione deve essere adatta a ogni specie ospitata nell'a. È anche opportuno disporre sul fondo terriccio, sabbia, rocce tufacee e conchiglie. Si prestano a vivere in un a. così preparato pesci anche di grandi dimensioni, molluschi, crostacei, molti anfibi e insetti, nonché alghe e piante fanerogame. È impossibile tenervi invece specie abissali. Tra gli a. più famosi ricordiamo: in Italia quello di Napoli, fondato nel 1873, quello di Genova, aperto nel 1992 in occasione del cinquecentenario della scoperta dell'America. All'estero, i più importanti sono: l'a. di Berlino, che risale al 1869 ed è il più antico a. pubblico, l'a. del Principato di Monaco (1910), quelli di Plymouth (Inghilterra), Amburgo (Germania), Sebastopoli (Ucraina), La Jolla (California), Marineland (Florida) e Singapore. ║ Per estens. - Gli edifici che ospitano queste vasche.