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Acquacoltura.

Attività di allevamento controllato di animali e vegetali acquatici a scopo commerciale. Le sue origini sono molto antiche: già nel V sec. a.C. in Cina esistevano allevamenti di carpe. Oggi l'a. sta avendo un notevole sviluppo, soprattutto in Giappone. Si è infatti appurato che, rispetto all'allevamento e alle colture terrestri, la pratica dell'a. può fornire un quantitativo molto superiore di alimenti ad alto valore nutritivo e proteico a costi decisamente inferiori. Inoltre questa attività si è rivelata utile anche dal punto di vista della valorizzazione ambientale, in quanto, perché abbia successo, necessita di condizioni ambientali di partenza particolarmente buone che vanno rispettate e salvaguardate. La pratica dell'a. si dice estensiva, se gli organismi allevati trovano il nutrimento nel loro stesso ambiente, intensiva, se il nutrimento viene fornito dall'esterno, semintensiva, se il procedimento è misto. In Italia l'a. viene praticata attivamente sia nell'Adriatico (Trieste, Venezia) che nel Tirreno (Napoli, Gaeta, Olbia).