Canottieri italiani. Avviati al canottaggio dallo zio Giuseppe Di Mura, Carmine
(capovoga) e Giuseppe (secondo remo), insieme al timoniere Giuseppe Di Capua
(n. Salerno 1958), dominarono nel due con a livello mondiale, segnando la storia del
remo degli anni Ottanta e Novanta. Primi ai Giochi di Los Angeles nel 1984, bissarono
il successo olimpico a Seul, nel 1988, venendo invece relegati al secondo posto
a Barcellona nel 1992. Vincitori di cinque titoli italiani (1981, 1982, 1983, 1984,
1985), ai Mondiali conquistarono sette titoli iridati (1981, 1982, 1985, 1987, 1989,
1990, 1991), dovendosi accontentare dell'argento nel 1986 e nel 1993 e del bronzo
nel 1983. Oltre che nel due con, i fratelli partenopei si cimentarono anche
nell'otto, con cui vinsero due titoli italiani (1981, 1984), e nel quattro con,
con cui si imposero a livello nazionale nel 1983. Dopo il ritiro dalla scena
agonistica di Giuseppe (1994), Carmine formò un nuovo equipaggio con Gioacchino
Cascone (secondo remo) e Antonio Cirillo (timoniere), insieme ai quali vinse l'argento
ai Campionati del Mondo di Indianapolis (1994). Nel 1996 anche il più giovane dei
due fratelli lasciò la scena agonistica (Carmine: n. Pompei, Napoli 1962; Giuseppe:
n. Pompei, Napoli 1959).