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![]() ZOLA, EMILE (Parigi 1840 - ivi 1902). Romanziere francese. Sostenitore del naturalismo, lo difese dai feroci attacchi della critica idealistica e della stampa borghese. Fu il primo grande scrittore a ispirarsi al mondo operaio e ad affrontare il tema delle lotte sociali (Germinal, 1885). A tre anni di distanza dall'arresto di Dreyfus, venuto a conoscenza di alcuni documenti processuali, proclamò l'innocenza del capitano ebreo, pubblicando su "Le Figaro" il suo primo articolo sull'affare, Procès verbal. Successivamente diffuse l'opuscolo Lettre à la jeunesse (1897), seguito dalla famosa lettera J'accuse, pubblicata sull'"Aurore" (1898), in cui attaccava gli alti gradi militari e i vertici politici, in difesa dell'ufficiale calunniato. Condannato a un anno di prigione, a cui sfuggì con un breve esilio in Inghilterra, fu riabilitato dopo la liberazione di Dreyfus (1899). L'intervento nell'affaire fu il gesto più clamoroso della sua vita, da cui ebbe origine il primo grande impegno pubblico degli intellettuali. |
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