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WEIZMANN, CHAIM
(Motil 1874 - Rehovot 1952). Dirigente sionista e primo presidente israeliano. Nato in Bielorussia, studiò in Germania. Si trasferì quindi in Gran Bretagna e, diventato cittadino britannico (1910), diede un notevole contributo allo sforzo bellico quale direttore dei laboratori chimici dell'Ammiragliato (1916-1919). Militante sionista fin dalle origini, partecipò alla preparazione della dichiarazione di Balfour e, dal 1920 al 1931, presiedette l'Organizzazione sionista mondiale (Wzo, World Zionist Organization). Eletto nel 1929 presidente dell'Agenzia ebraica, si dimise nel 1931 in seguito alla pubblicazione (1930) del Libro bianco britannico sugli incidenti del 1929 tra musulmani ed ebrei a Gerusalemme. Rieletto alla presidenza dell'Agenzia nel 1935, mantenne la carica fino al 1946, quando se ne dimise in disaccordo con una risoluzione del XXII congresso sionista a Basilea, che escludeva la partecipazione del movimento sionista alla conferenza arabo-ebraica di Londra, proposta dalla Gran Bretagna per risolvere la questione della Palestina sulla base di una sua divisione in quattro cantoni (ebraico, arabo, Gerusalemme e Negev). Perorò poi efficacemente all'Onu nel 1947 la causa della spartizione della Palestina e, in seguito alla proclamazione dello stato di Israele (1948), ne venne eletto presidente.
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