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VERRI, PIETRO
(Milano 1728 - ivi 1797). Scrittore e politico italiano. Fu animatore del gruppo di giovani intellettuali illuministi che diede vita a Milano all'Accademia dei pugni e al periodico riformatore "Il Caffè" (1764). Elaborò nel 1763 un piano per la riforma amministrativa del milanese e compilò, nel 1764 e nel 1765, il bilancio del commercio dello stato di Milano. Nel 1765 fu chiamato a far parte del Supremo consiglio di economia pubblica. Tra il 1780 e il 1786 presiedette il Magistrato camerale. Questa attività di amministratore pubblico è fondamentale per comprendere Verri come scrittore politico ed economista. Nella sua opera più significativa, le Meditazioni sull'economia politica (1771), delineò infatti, sulla scorta delle idee di Cesare Beccaria e dei fisiocratici francesi da un lato, del filosofo scozzese Henry Lloyd dall'altro, un ampio progetto di riforma dell'economia pubblica, fondato sul principio che, nella vita economica, occorra consentire una visione assolutamente liberistica, contraddetta, peraltro, dalla proposta finale di attribuire a un dittatore l'attuazione pratica delle riforme. Verri fu anche estensore delle Osservazioni sulla tortura (1776) e di una Storia di Milano (1783).
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