UFFICI, VENALITÀ DEGLI Attribuzione delle massime cariche pubbliche dietro pagamento nelle burocrazie di ancien régime. Fu particolarmente rilevante in Francia, dove nel 1483 fu autorizzata la vendita delle cariche finanziarie e nel 1522 di quelle giudiziarie, con diritto a commerciarle e trasmetterle. Nel 1604 fu imposta su tutti gli uffici la tassa detta Paulette (1/60 annuo del valore d'acquisto e 1/8 in caso di trasmissione), che sanciva la loro patrimonializzazione ereditaria. La creazione di uffici venali fu l'espediente usuale della tesoreria reale francese: fra il 1515 e il 1665, essi passarono da più di 4.000 a più di 46.000, determinando l'inquadramento amministrativo del regno ma anche l'indipendenza dei funzionari, che non potevano essere deposti se non col rimborso; per esercitare il controllo sovrano fu perciò istituito il sistema dei commissari e degli intendenti. Il valore degli uffici crebbe continuamente fra XVI e XVII secolo, non tanto per le rendite connesse, assai incerte, ma perché rappresentavano la via per accedere alla nobiltà di toga; calò nel XVIII secolo per l'affermazione del potere dei commissari e per l'inflazione di cariche inutili, quali quella di segretario del re, fattori che già avevano provocato lo scontento dei funzionari espresso nella fronda parlamentare. |