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TURCHI
Gruppo di popolazioni originarie dell'Asia nordorientale,
appartenenti sotto il profilo linguistico alla famiglia uralo-altaica in
cui rientrano tanto i xiongnu, attestati lungo i confini settentrionali
della Cina nel III secolo a.C., quanto gli unni, affacciatisi in Europa
nel IV-V secolo d.C. Le prime notizie sui turchi compaiono nelle fonti cinesi
e bizantine del IV secolo d.C. Due secoli più tardi si formò,
dalla Mongolia al lago d'Aral, il primo impero turco, quello dei T'u-chüeh,
secondo il nome usato dai cinesi che finirono col sottometterlo. All'VIII
secolo risalgono invece le prime iscrizioni turche (rinvenute presso il
fiume Orkhon). Ai T'u-chüeh succedette dal 744 all'840 un altro impero
turco, quello degli uighuri. Nello stesso periodo la grande estensione tra
il deserto del Gobi e il Caspio (poi chiamata Turkestan) alimentava continue
ondate migratorie di popolazioni turche dirette verso la Persia e le steppe
russe, tra cui vanno ricordati i bulgari che, dopo un iniziale stanziamento
sul Volga, si trasferirono nei Balcani dando origine, ormai slavizzati e
cristianizzati, al paese che porta il loro nome, e i magiari, che in Ungheria
invece conservarono l'antica lingua ugro-finnica. Tra le altre popolazioni
turche coinvolte nelle vicende storiche europee, in particolare russe, figurano
i khazari e i peceneghi. Alla storia turco-iranica sono invece strettamente
legati i Selgiuchidi, appartenenti alla grande famiglia degli oghuz
o turcomanni, che progressivamente islamizzatisi, come tutti i turchi, si
proclamarono protettori del califfato abbaside, sconfissero i bizantini
nel 1071 nella battaglia di Manzikert e indirizzarono verso l'Anatolia nuove
ondate migratorie. Travolti i Selgiuchidi dall'invasione mongola, un altro
condottiero oghuz, di nome Othmân fondò, proprio in Anatolia,
il più grande impero islamico della storia, quello ottomano. Dalla
disintegrazione dell'impero mongolo sorsero invece in Asia centrale le dinastie
dei Ciaghatai e dei Timuridi, poi soppiantati dagli uzbeki e dai khanati
di Bukhara, Khiva e Kokand, sopravvissuti fino all'inizio del XX secolo,
durante il quale i turchi erano ormai stabilizzati, oltre che in Turchia,
soprattutto nelle repubbliche di Azerbaigian, Kazachistan, Kirghizistan,
Turkmenistan e Uzbekistan; loro minoranze di varia consistenza sono comprese
entro i confini della Bulgaria e della Grecia, della Siria, dell'Iraq e
dell'Iran, nonché della Cina.
P.G. Donini

M. Bussagli, Asia centrale, in Nuova storia universale dei popoli
e delle civiltà, Utet, Torino 1970.
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