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TOGLIATTI, PALMIRO
(Genova 1893 - Jalta 1964). Politico italiano. Dal 1922 membro del comitato centrale del Pcd'I, collaborò con Gramsci alla stesura delle Tesi di Lione (1925). Esule a Mosca, dirigente del movimento comunista internazionale, rientrò nell'Italia in guerra e promosse la svolta di Salerno (1944) in favore di un governo di unità nazionale. Nel dopoguerra lavorò per trasformare il Pci, del quale fu segretario generale dal 1944 alla morte, in un partito nazionale e di massa, il più forte dell'Occidente, al quale riuscì a far superare anche la grave crisi interna seguita al XX congresso del Pcus e alla rivoluzione ungherese (1956). Sia il legame con l'Urss e il passato stalinista, sia la preoccupazione di non resuscitare in Italia una contrapposizione frontale tra "rossi" e "bianchi" gli impedirono però, nonostante l'ampiezza di vedute politiche e l'originale intreccio tra opposizione parlamentare e opposizione sociale, di proporre concretamente il Pci come credibile alternativa di governo al centrismo prima e al centrosinistra poi. Fu il principale teorico delle "vie nazionali al socialismo" e col suo testamento politico, noto come Memoriale di Jalta (1964), anticipò la dissoluzione del movimento comunista internazionale.
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