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![]() RIVOLUZIONE DEI GAROFANI (25 aprile 1974). Sollevamento dei militari portoghesi per l'abbattimento del regime autoritario salazariano e l'instaurazione della democrazia. Marcelo Caetano, succeduto nel 1968 ad A. Salazar, diede continuità, con lievi modifiche, alla lunga dittatura fascisteggiante. Il Portogallo si trovava in crescente isolamento a livello internazionale, con una persistente opposizione interna, ed era coinvolto fino al limite delle sue forze nella guerra coloniale contro i movimenti d'indipendenza nei suoi possedimenti in Africa e a Timor. All'inizio del 1974 i soldati impegnati nella repressione nelle colonie erano 140.000 con un assorbimento del 40 per cento del bilancio nazionale. Il 25 aprile 1974 un movimento militare, guidato soprattutto da capitani (che usavano come distintivo i garofani), abbatté il regime. Venne proclamata l'amnistia per gli oppositori del salazarismo e la libertà di organizzare partiti, furono avviati negoziati per l'indipendenza delle colonie. Di fronte a tentativi di colpo di stato conservatore, il processo subì una radicalizzazione e l'esecutivo passò nelle mani di un triumvirato militare di sinistra che promosse una politica di nazionalizzazioni e di riforma agraria. Nel 1976, con l'elezione del generale Eanes de Carvalho alla presidenza della repubblica e la designazione del dirigente socialista Mario Soares a primo ministro la situazione si normalizzò. |
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