Tweet


REFORM ACTS
(1832-1884). Leggi di riforma del sistema elettorale approvate dal parlamento britannico. Il primo Reform Act fu votato nel 1832, durante il gabinetto whig di Charles Grey, dopo una lunga battaglia in parlamento e nel paese: per tre volte il progetto di legge sulla riforma elettorale (Reform Bill) venne respinto dalla Camera alta, a maggioranza tory, provocando violente agitazioni popolari; solo la creazione di nuovi pari di tendenza liberale rese possibile la sua approvazione. La legge ridistribuì i seggi parlamentari a favore delle città e delle aree industriali, istituendo nuovi collegi elettorali urbani e ridimensionando il peso elettorale dei rotten boroughs (borghi putridi), i piccoli centri rurali egemonizzati dalla grande proprietà fondiaria. Inoltre, sebbene fossero conservati i requisiti di censo, essa raddoppiò il corpo elettorale estendendo il diritto di voto ai proprietari d'immobili. Il secondo Reform Act, ispirato dal conservatore Benjamin Disraeli e approvato nel 1867, ampliò ulteriormente l'elettorato con l'allargamento del suffragio agli artigiani e agli operai più agiati dei centri urbani. Il terzo Reform Act, votato nel 1884, durante il ministero liberale di Gladstone, estese il diritto di voto anche ai lavoratori agricoli.
Stats