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![]() REAGAN, RONALD WILSON (Tampico 1911 - 2004). Politico statunitense; presidente (1981-1989). Modesto attore cinematografico, in quanto presidente dell'Associazione degli artisti di Hollywood appoggiò l'epurazione maccartista negli ambienti cinematografici. Esponente del Partito repubblicano, nel 1966 fu eletto governatore della California, rieletto nel 1970. Convinto dalle posizioni del neoconservatorismo, nel 1980 batté facilmente l'incerto Jimmy Carter nelle elezioni presidenziali. Per mettere in pratica la deregulation ridusse la spesa pubblica nei diversi settori dell'assistenza e dell'istruzione, smantellando il welfare state costruito dai democratici, impose una politica di cauta restrizione monetaria e di alti tassi di interesse, alleggerì la pressione fiscale, ottenendo una certa ripresa dell'economia e una diminuzione dell'inflazione a spese di un grave disavanzo della bilancia commerciale con l'estero e del debito pubblico, aggravato dagli ingenti piani di riarmo per mettere con le spalle al muro l'Urss, da lui definita impero del male. Attuò una politica interventista nell'America centrale (Panama, Nicaragua), mentre in medio Oriente consentì la spartizione di gran parte del Libano fra Siria e Israele e approfondì il contrasto con la Libia, ritenuta prima responsabile del terrorismo internazionale. Rieletto nel 1984, modificò in parte l'atteggiamento verso l'Urss, in relazione ai cambiamenti introdotti da M. Gorbacëv, di cui raccolse i frutti il successore G. Bush. Nel 1986 fu sull'orlo dell'impeachment per aver tentato di insabbiare le indagini sullo scandalo dell'Irangate. Il "lunedì nero" di Wall Street (19 ottobre 1987), quando la Borsa registrò un crollo del 22,6 per cento, mise in luce il sostanziale fallimento della politica economica perseguita dalla sua amministrazione, che aveva provocato un disavanzo pubblico superiore ai 92 miliardi di dollari nel 1990. P. D'Attorre |
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