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INTERNAZIONALE, TERZA
(Internazionale comunista o Comintern, 1919-1943). Organizzazione internazionale dei partiti comunisti. Fu fondata per iniziativa dei bolscevichi russi secondo i quali la rivoluzione d'ottobre aveva aperto, nella storia delle lotte del proletariato, una fase nuova per la conquista del potere politico, che rendeva prioritaria la difesa dello stato sovietico minacciato dalla reazione delle potenze occidentali. Dopo il fallimento della seconda Internazionale, scioltasi allo scoppio della Prima guerra mondiale, la nuova doveva riunificare le correnti rivoluzionarie e favorire la formazione dei partiti comunisti in tutto il mondo. Su questa base, nel marzo 1919, si riunirono a Mosca delegati di partiti socialisti e comunisti di vari paesi per sostenere il governo sovietico e per compiere, secondo le parole di Lenin, il primo passo verso la Repubblica internazionale dei soviet e la vittoria mondiale del comunismo. Dopo questo primo atto formale di costituzione, l'Internazionale comunista tenne nel luglio-agosto del 1920 il suo secondo congresso, cui parteciparono delegazioni di trentasette paesi e che tracciò le basi ideali e programmatiche accogliendo i ventuno punti proposti da Lenin: i partiti che intendevano aderire si impegnavano a darsi una struttura analoga a quella del Partito comunista sovietico, a sostenere l'Urss, a rispettare le direttive del Comintern, a lottare contro la socialdemocrazia per favorire la nascita di autonomi partiti rivoluzionari. A dirigere l'Internazionale venne designato un comitato esecutivo permanente, con sede a Mosca, il cui primo presidente fu G.E. Zinov'ev. Negli anni successivi il Comintern risentì pesantemente dei conflitti interni al gruppo dirigente del Partito comunista dell'Urss, che condizionò le scelte politiche subordinando in più di un'occasione agli interessi nazionali sovietici le esigenze dei partiti comunisti dei vari stati, soprattutto negli anni di Stalin e della sua teoria del socialismo in un solo paese. Anche lo scioglimento dell'organizzazione, nel maggio 1943, maturò come conseguenza della politica estera sovietica che, durante la guerra contro il nazismo, volle lanciare agli alleati occidentali un segnale di riconciliazione accantonando, con l'Internazionale, il progetto della rivoluzione mondiale di cui questa doveva essere lo strumento operativo.

G. Polo
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