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![]() GUERRE COMMERCIALI Conflitti di natura economica, ispirati dal protezionismo, combattuti fra due paesi attraverso restrizioni nel commercio tali da penalizzare le importazioni reciproche rispetto a quelle di paesi terzi. Nel XIX secolo furono utilizzati come strumento restrittivo soprattutto i dazi doganali, mentre in seguito la gamma di metodi si fece più ampia, includendo una serie di restrizioni non tariffarie (regolamenti sanitari ecc.). Di particolare importanza per lo sviluppo economico italiano fu la cosiddetta "guerra delle tariffe" con la Francia (principale partner commerciale degli stati italiani fino all'unità) dal 1888 al 1892. Essa scoppiò perché tutti e due i paesi alla scadenza del trattato commerciale del 1881 volevano aumentare la protezione sui prodotti nazionali (per l'Italia con la tariffa protezionistica del 1887) e contemporaneamente ottenere delle riduzioni sui dazi della controparte. Dopo alcuni mesi di sterili negoziati, ambedue i paesi imposero tariffe differenziali più elevate sulle importazioni dell'altro, provocando una brusca riduzione del commercio italo-francese e il corrispondente aumento dell'interscambio italiano con i paesi dell'Europa centrale. Nel complesso la guerra danneggiò maggiormente l'Italia, in particolare nelle esportazioni di vino meridionali, contribuendo all'aggravamento della questione meridionale. |
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