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GOLD STANDARD
Sistema monetario in cui l'oro rappresenta lo standard
monetario in ambito internazionale e all'interno dei paesi aderenti. Le
singole monete sono convertibili in oro e godono di un rapporto di cambio
fisso. Il regime di gold standard nacque formalmente nel 1821 quando
l'Inghilterra ripristinò la convertibilità in metallo della
propria moneta, scegliendo come unico standard l'oro. Essendo l'Inghilterra
il paese dominante nel commercio mondiale, il sistema aureo si impose nel
corso del secolo in quasi tutti gli stati inseriti nei grandi circuiti di
questo commercio. Al sistema del gold standard è stato attribuito
il merito della stabilità delle monete, dei prezzi e del libero movimento
dei capitali fino alla Prima guerra mondiale, oltre al pregio di una intrinseca
capacità di autoregolazione attraverso il meccanismo dei flussi di
oro. Il gold standard, secondo gli economisti classici, tende a mantenere
l'equilibrio nel commercio internazionale: eventuali deficit della bilancia
dei pagamenti di un paese provocano un deflusso di oro, una diminuzione
dei prezzi, aumento delle esportazioni, ritorno di metallo e nuovo equilibrio
(meccanismo di price-specie-flow). Il sistema bancario non deve che
adeguarsi ai flussi aumentando o diminuendo il tasso di sconto in relazione
alla scarsità o abbondanza di riserva metallica (rispetto delle cosiddette
"regole del gioco"). La ricerca storica ha però mostrato come fossero
frequenti le violazioni di queste regole nel movimento dei capitali, e come
gli squilibri della bilancia dei pagamenti fossero compensati, più
che dai flussi di oro, da movimenti di capitale a breve termine e, viceversa,
afflussi di metallo fossero frequentemente sterilizzati per non accrescere
la quantità di moneta all'interno. La difesa della parità
era in prima istanza demandata alla gestione di riserve in valute convertibili
in oro (gold exchange standard), affidata alle banche centrali. Il
sistema si interruppe nel 1914 allo scoppio della guerra mondiale, quando
le monete nazionali vennero dichiarate inconvertibili. Ripristinato nel
1925, crollò definitivamente nel 1931. L'Italia unita aderì
al gold standard, pur mantenendo una limitata circolazione in argento,
ma riuscì a garantire la convertibilità della lira solo per
brevi periodi (fino al 1866, dal 1883 al 1891; di fatto, ma non ufficialmente,
dal 1902 al 1914 e dal 1927 al 1931).
A. Polsi
M. De Cecco, Economia e finanza internazionale dal 1890 al 1914,
Laterza, Bari 1971.
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