Tweet


GIUSEPPINISMO
(o giuseppismo, 1780-1786). Politica ecclesiastica attuata nell'impero asburgico da Giuseppe II, consistente in una riforma radicale dei rapporti tra stato e Chiesa con l'obiettivo di creare uno stato unitario. La riforma riprese organicamente da un lato le misure del governo di Maria Teresa per limitare e ridurre l'organizzazione ecclesiastica, soprattutto il clero regolare, dall'altro le tendenze muratoriane, gianseniste e febroniane verso un rinnovamento interno della Chiesa. In pochi anni furono istituiti i fondamenti di una Chiesa nazionale corrispondente ai principi illuministici. Alla patente di tolleranza del 1781, che riconosceva pari valore a tutte le confessioni, seguirono la soppressione degli ordini contemplativi, il drastico ridimensionamento del clero regolare e la sua subordinazione al controllo dei vescovi e dello stato; inoltre, fu attuata l'eliminazione delle pratiche e delle istituzioni della devozione barocca a favore di una pietà illuminata. A queste misure corrisposero in positivo la riorganizzazione e la nazionalizzazione del clero secolare e l'avvio dell'assistenza pubblica. Fu introdotto il matrimonio civile. Le riforme di Giuseppe II dovettero arrestarsi a causa dell'opposizione che sollevarono, ma il loro nucleo fu salvato dal successore, Leopoldo II.
Stats