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GIURISDIZIONALISMO
Corrente di pensiero che sostiene, nei rapporti
tra stato e Chiesa, la separazione tra i due poteri e sottomette la giurisdizione
ecclesiastica a quella laica. Dal punto di vista teorico si distingue tra
giurisdizionalismo confessionista e giurisdizionalismo laico.
Nel primo caso, oltre a concessioni reciproche, lo stato a carattere confessionale
accorda la sua protezione alla Chiesa; nel secondo caso invece lo stato
attua una forma di controllo sulla giurisdizione ecclesiastica. Come corrente
politico-filosofica il giurisdizionalismo si sviluppò in particolare
nel XVIII secolo nei paesi cattolici, influenzò la politica religiosa
dei sovrani illuminati, volta a indebolire il potere della Chiesa all'interno
dei singoli paesi, e si concretizzò in una serie di norme miranti
ad abolire i privilegi ecclesiastici. Il principe avocò a sé
il diritto di intervenire sulla materia, sottoponendo a preventivo controllo
(placet ed exequatur) le norme ecclesiastiche e attuando riforme
anche in campo religioso e culturale: per esempio gli ordini religiosi a
carattere sovranazionale furono soppressi o sottoposti all'autorità
statale, il sovrano intervenne direttamente nelle nomine vescovili e il
matrimonio venne regolato come un contratto civile.
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