BADOGLIO, PIETRO (Grazzano 1871 - ivi 1956). Militare e politico italiano. Comandante del XXVII Corpo d'armata nel settore di Caporetto durante la Prima guerra mondiale, fu nominato capo di stato maggiore dell'esercito nel 1919. Dal fascismo ebbe cariche e onori: capo di stato maggiore generale (1925-1940), maresciallo d'Italia (1926). Comandante supremo delle forze d'aggressione all'Etiopia, ne fu nominato viceré alla proclamazione dell'impero (1936). Messo in disparte dal regime fascista dopo l'entrata in guerra dell'Italia (1940) fu a disposizione del re per il colpo di stato del 25 luglio 1943, in seguito al quale, arrestato Mussolini, assunse la direzione del governo nel tentativo di salvare la monarchia e l'egemonia della casta militare con metodi repressivi e autoritari. Travolto dalla tragedia dell'armistizio dell'otto settembre ma godendo della fiducia degli alleati, guidò i successivi governi antifascisti fino alla liberazione di Roma (giugno 1944). Vedi anche quarantacinque giorni. |