BEIRUT Capitale del Libano. Città portuale, disposta ad anfiteatro sugli estremi contrafforti dei monti libanesi, prospicienti la baia di San Giorgio, fu centro fenicio (Berito), e poi fiorente colonia romana. Conquistata dagli arabi nel 635, venne in seguito occupata dai crociati (1100) che la incorporarono nel regno franco di Gerusalemme finché Salah ad-Din vi restaurò il predominio islamico (1187). Nel 1516 cadde sotto il potere degli ottomani (impero ottomano) che la amministrarono sino alla fine della Prima guerra mondiale. Quindi occupata da un corpo di spedizione franco-britannico, dal 1920 al 1943 fu sede dell'Alto commissariato francese per gli stati del Levante (Siria e Libano). Divenuta nel 1946 capitale del Libano indipendente, costituì per oltre un ventennio il principale mercato finanziario e creditizio del Vicino Oriente oltre che un centro turistico e culturale di prim'ordine. La forte immigrazione di profughi e guerriglieri palestinesi, seguita alla guerra arabo-israeliana del 1967, fu all'origine di gravi tensioni che nel 1975 trasformarono Beirut in teatro di una sanguinosa guerra civile per oltre quindici anni. La città venne sconvolta da scontri armati e atti terroristici e finì per spaccarsi in due settori contrapposti sotto il controllo delle milizie musulmane e cristiane, separate da un esile confine denominato "linea verde". L'intervento militare israeliano (con l'operazione Pace in Galilea, 1982-1983) complicò ulteriormente lo scenario provocando ingenti devastazioni e numerose vittime. Dopo il 1990, con la fine della guerra civile, Beirut tornò a riunificarsi mentre, grazie al massiccio contributo finanziario dei potentati arabi, veniva avviato un grandioso piano di ricostruzione. |