BAIA DEI PORCI, SBARCO DELLA (17 aprile 1961). Tentativo fallito di invadere l'isola di Cuba da parte di 1500 soldati cubani esuli negli Usa e ostili al governo di Fidel Castro. L'invasione fu finanziata e diretta dai servizi segreti degli Stati Uniti, miranti al rovesciamento del nuovo governo cubano, che aveva iniziato la nazionalizzazione di proprietà di grande interesse economico per gli Usa. Frizioni di carattere economico, militare e propagandistico avevano fin dal 1960 causato la rottura dei rapporti tra il nuovo governo cubano e quello statunitense, il quale rispose dapprima con l'embargo economico e poi con un progetto di intervento militare diretto sull'isola. L'operazione, decisa dal presidente Eisenhower, fu ereditata dal successore John F. Kennedy, che nell'aprile 1961 ne autorizzò l'esecuzione. I 1500 fuoriusciti cubani furono sconfitti dall'aviazione e dall'esercito castristi e fatti prigionieri nel giro di pochi giorni. Il tentativo di sbarco pregiudicò i rapporti tra gli Usa e l'Unione sovietica, che si schierò in difesa dell'indipendenza cubana. |