AUSTROMARXISMO Corrente austriaca della socialdemocrazia di cui, a partire dagli inizi del XX secolo, furono esponenti di spicco Adler, Bauer, Hilferding e Renner. Il Partito socialdemocratico austriaco, nato nel 1889 e unificato sulla scorta delle idee di V. Adler, visse le tensioni tra la dottrina marxista ortodossa e le spinte delle diverse nazionalità presenti nell'impero austroungarico. L'austromarxismo rivedeva alcuni aspetti del marxismo, per conciliarlo con le questioni nazionali, riconoscendo la peculiarità di ciascun paese e il diritto all'autodeterminazione. Nella seconda Internazionale queste tesi si scontrarono soprattutto con le posizioni dei socialdemocratici tedeschi, fautori di una linea unica a livello europeo. L'austromarxismo ottenne il massimo seguito dopo la concessione del suffragio universale in Austria, nel 1907, quando il Partito socialdemocratico divenne il secondo dell'impero. Ma la Prima guerra mondiale spinse una parte degli austromarxisti ad avvicinarsi alle suggestioni dell'Anschluss. In seguito si definì austromarxista la parte più moderata del partito antibolscevico. |