Tweet PARLAMENTI MEDIEVALI Assemblee rappresentative. Il termine apparve nel Duecento in Inghilterra (1236) e in Francia (1239) per designare le assemblee rappresentative nate dalle corti feudali. Come istituzione codificata il parlamento s'impose in primo luogo in Inghilterra dove, già nella seconda metà del Duecento, si era strutturato in camera alta (o dei lord) formata dalla nobiltà titolata nominata dal re, e in camera bassa (dei comuni, cioè dei non nobili), eletta sul territorio e composta da cavalieri e gentiluomini. In Francia fu così chiamata la suprema corte di giustizia, che divenne nel corso del Trecento il centro dell'attività amministrativa dello stato. Infatti sul continente le assemblee rappresentative, che svolsero un ruolo importante nella politica trecentesca in quanto consessi di nobili, prelati e comunità borghesi chiamate a ratificare i sussidi finanziari richiesti dal sovrano per necessità militari e politiche, vennero chiamate assemblee di "stati", in Francia come in Borgogna, in Savoia come in Friuli (società di ordini). Del resto, tranne che in Inghilterra, tali assemblee perdettero buona parte dei loro poteri legislativi e di controllo nel corso del Quattrocento, essendo venuto meno l'appoggio di nobili ed ecclesiastici, ormai esenti dalle tasse regie. |