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olivo



OLIVO

Albero sempreverde (Olea sativa) della famiglia delle oleacee il cui frutto è l'oliva, utilizzata per la produzione di olio e come alimento. Fino dall'antichità l'oliva ha dato la componente lipidica essenziale al regime alimentare delle regioni mediterranee, mentre nell'Europa continentale predominavano i grassi di origine animale. Si ritiene che l'olivo sia originario dell'Asia minore, dove era conosciuto prima della X dinastia egizia (ca 2000 a.C.). Nella Bibbia appare come simbolo di pace e come albero divino in quanto l'olio rappresenta lo spirito di Dio ed è usato per la purificazione e per la consacrazione rituale. Furono probabilmente i fenici a farlo conoscere in Grecia dove fu associato alla dea Atena, ritenuta sua creatrice, nel segno della forza, della temperanza e della ricchezza. Assieme alle spighe del grano le foglie di olivo furono raffigurate su molte monete di epoca classica, a indicare la centralità di queste due piante nel sistema economico greco. Attraverso la Magna Grecia l'olivo fu conosciuto dai romani che lo venerarono e lo esportarono in tutti i paesi conquistati a clima temperato, completando l'opera di diffusione iniziata dai fenici e dai cartaginesi; essi misero anche a punto la tecnica di frantumazione delle olive con il frantoio a molazze di pietra, quella di spremitura con dischi filtranti in fibra vegetale e quella di conservazione. Con la caduta dell'impero romano la coltivazione dell'olivo conobbe un progressivo declino, restando legata agli interessi di culto dei monasteri e dei conventi cristiani. Solo dopo il XVI secolo la morale ascetica perseguita dalla Controriforma, con il rifiuto di un'alimentazione secolarizzata, cioè grassa ed elaborata su base prevalentemente animale, portò a una lenta ma costante ripresa della fortuna dell'olio di oliva. Nel XVII secolo i missionari spagnoli introdussero, con scarso successo a causa del clima, l'olivo nel continente americano e alla fine del secolo successivo i coloni inglesi lo acclimatarono in Australia: il consumo di olio di oliva tuttavia non subentrò che in minima parte a quello di grassi animali. Dalla fine del XIX secolo, pur restando tradizionalmente legato alla produzione familiare nelle campagne, l'olio di oliva divenne prodotto industriale. In seguito alle ricerche svolte alla metà del XX secolo dal dietologo americano Ancel Keys e alla formulazione dei principi della cosiddetta "dieta mediterranea" quale argine alla colesterolemia e all'infarto, l'olio di oliva trovò apprezzamento, almeno tra le classi alte, anche in paesi tradizionalmente legati ai grassi animali, come quelli anglosassoni. Di conseguenza la produzione delle regioni mediterranee aumentò sensibilmente (in Italia attorno al 1960 se ne producevano 250.000 tonnellate annue, nel 1990 quasi 700.000).

R. Nistri



G. Bini, L'olivo albero degli dei, Sugarco, Milano 1986.