LATO
Nella geometria piana, un
lato è ognuno dei segmenti che delimitano un poligono. Essendo il
poligono definito da una spezzata chiusa, i segmenti che compongono la spezzata
chiusa sono detti lati del poligono.
Il lato è anche ciascuna delle
semirette che delimitano un angolo.
Per esempio, in un quadrato esistono 4
lati, cioè 4 segmenti che delimitano il poligono in
questione.
Posizioni reciproche di due lati in un poligono
- Due lati si dicono consecutivi se sono
segmenti consecutivi e appartengono allo stesso poligono.Dalla definizione di
poligono e di spezzata chiusa, si deduce che ogni lato ha due e solo due lati
consecutivi.
- Due lati distinti e non consecutivi si dicono anche opposti.
Siccome ogni lato ha due consecutivi, il numero di segmenti
opposti sarà uguale al totale dei segmenti meno 3 (il segmento stesso
più i due consecutivi). Indicando con n il totale dei lati di un
poligono, i lati opposti a uno dato sono
n − 3.
Congruenza dei lati
Nel triangolo, la congruenza dei tre lati dà
il nome di equilatero al triangolo. Se solo due sono congruenti, ci troviamo di
fronte a un triangolo isoscele, se sono tutti diversi, il triangolo è
scaleno. Medesima classificazione per i trapezi che però non hanno la
classificazione di equilatero.
Nomenclatura relativa ai lati
In un triangolo rettangolo, il lato maggiore dei
tre prende il nome di ipotenusa, mentre i restanti due prendono il nome di
cateti.
La somma dei lati di un poligono è detta perimetro del
poligono stesso.
LETTERALE
In matematica, un'espressione è
letterale quando in essa i numeri o le grandezze sono rappresentati da
lettere.
Esempio:
LIMITE
In matematica, il concetto di
limite
serve a descrivere l'andamento di una funzione all'avvicinarsi del suo argomento
a un dato valore, oppure al crescere illimitato di tale argomento (per esempio
una successione). I limiti si utilizzano in tutti i rami dell'analisi
matematica, in quanto sono usati per definire la continuità, la
derivazione e l'integrazione.
Limite di funzioni da
a 
Lo scopo dell'operazione di limite è di
descrivere il comportamento di una funzione vicino ad un punto di accumulazione
del suo dominio. Il concetto di limite è utilizzato in analisi per poi
poter dare la definizione di continuità e di derivata
Partiamo ora
dalla definizione di limite per funzioni del tipo

, per poi espanderla a
casi più generali.
DefinizioneQuindi iniziamo con
una funzione

, dove

è il suo dominio e

la sua immagine. Sia

un punto di accumulazione di

. Ora facciamo tendere

, questo significa che
è possibile prendere intorni sempre più piccoli di

con la
proprietà di contenere infiniti punti di

(questo è garantito dal
fatto che

è un punto di accumulazione).
Ciò che ci
interessa è cosa succede quando

. Per poter far meglio
comprendere l'utilità di questa operazione è bene chiarire un
concetto, se

è una proprietà di una funzione, si dice che la
funzione possiede, o acquista,

per

, se esiste un intorno di

che possiede

.
Ora possiamo dare la definizione di
limite:
Sia
e
di
accumulazione e
, diremo che il limite di
per
che
tende a
è
:
se, per ogni intorno
di
, è possibile trovare un intorno
di
per cui vale :
in
simboli:
Di rilevante importanza è l'estensione della
definizione per l'insieme

(insieme numeri reali esteso), che è
definito come:

dove

e

non sono numeri, ma nuovi punti.
Per fare in modo che

sia un insieme ordinato, decidiamo
che:

Se il limite di una funzione è il seguente

la funzione si dice
infinitesima.
Se il limite di una funzione
è il seguente

la funzione si dice
infinita.
Limite destro, sinistro, per eccesso, per
difettoPer avere informazioni più precise è bene
introdurre il concetto di
limite destro e
limite sinistro. Prima
di procedere ricordiamo la definizione di intorno destro e
sinistro.
Definizione: intorno destro e intorno
sinistroDato
, definiamo intorno destro di
qualsiasi intervallo del tipo
con
e intorno
sinistro qualsiasi intervallo
. Da queste definizioni
otteniamo che gli intorni di
sono sinistri e quelli di
sono
destri.Possiamo così dare la definizione di limite destro e
sinistro, in simboli saranno indicati rispettivamente:

La
definizione sarà:
Definizione: Limite destro e limite sinistro
Sia
di accumulazione e
, diremo che:
se, per ogni intorno
di
, è possibile trovare un intorno destro
di
per cui vale :
In
simboli:
La stessa cosa si può ripetere per il limite
sinistro.Se lo stesso ragionamento viene fatto per punti dell'immagine,
avremo la definizione di
limite per difetto e
per eccesso, in
simboli, rispettivamente:
Teorema di esistenza del limite
Condizione necessaria e sufficiente
perché esista il limite
è
che esistano sia il limite destro che quello sinistro e siano
uguali
Teorema della permanenza del segno
Se il limite della funzione risulta positivo
allora anche la funzione è positiva.
Corollario al Teorema della permanenza del segno
Sia
un intorno di
di
accumulazione per X.Se
e se
Teorema del confronto
Siano
e
un
punto di accumulazione per X.Se
e se esiste un
intorno U di
tale che risulti
allora
Calcolo dei limiti
Teoremi: operazioni con i limiti

Se

allora

È
evidente la validità dei teoremi per valori di

(numeri reali),
invece per elementi appartenenti a

(in particolare per i casi

) perdono di significato e quindi necessitiamo di altri teoremi. Di
seguito riportiamo sinteticamente le regole di calcolo fondamentali per questi
casi.

Se

allora


Questo teorema giustifica l'utilizzo di scritture
come:
LINEARE
Funzione lineare
Se
x indica una
variabile reale, la funzione definita come

si dice lineare, funzione
lineare è dunque sinonimo di “funzione di primo grado”,
ovvero di funzione espressa mediante un polinomio di primo grado nella variabile
x.
LOGICA
La logica matematica è il settore della matematica che studia i sistemi
formali dal punto di vista del modo di codificare i concetti intuitivi della
dimostrazione e di computazione come parte dei fondamenti della
matematica.
Essa si occupa delle parti della logica che possono essere
modellate matematicamente.
Argomenti della logica matematica
Le aree principali della logica matematica
includono la teoria dei modelli, teoria della dimostrazione e la teoria della
ricorsione. A queste talora viene aggiunta anche la teoria assiomatica degli
insiemi. Essa possiede molte sovrapposizioni con l'informatica, fin dai lavori
dei pionieri di questa disciplina, come Alan Turing, i quali erano matematici e
logici.
Lo studio della semantica dei linguaggi di programmazione è
derivato dalla teoria dei modelli, come è accaduto alla verifica dei
programmi, in particolare alla verifica dei modelli.
L'isomorfismo di
Curry-Howard tra dimostrazioni e programmi si collega alla teoria della
dimostrazione; per queste questioni sono significative anche la logica
intuizionista e la logica lineare. Calcoli come il lambda calcolo e la logica
combinatoria oggi sono studiati principalmente come linguaggi di programmazione
idealizzati.
Nel senso speculare inoltre l'informatica contribuisce alla
logica sviluppando strumenti per la verifica automatica delle dimostrazioni e
anche per la individuazione delle dimostrazioni: tra questi i dimostratori
automatici dei teoremi e gli strumenti della programmazione
logica.
LUNGHEZZA
Grandezza che misura un'estensione a una
sola dimensione, cioè una linea: si può parlare della lunghezza di
un segmento di linea retta, curva o spezzata, compreso fra due punti della
linea.
La lunghezza di un segmento
AB è una grandezza espressa
da un certo numero di unità
u di lunghezza. La sua misura è
un numero. La lunghezza di un segmento è sempre la stessa, qualunque sia
l'unità di lunghezza scelta, mentre la sua misura numerica è
differente a seconda dell'unità.
La lunghezza di un segmento e
la misura di questa lunghezza sono enti ideali.
Operazioni e calcoli con le lunghezze
Addizione: è sempre possibile
sommare due lunghezze.
La somma di due lunghezze è una lunghezza; il
calcolo di questa somma si effettua sulle misure delle lunghezze, ma solo se
esse sono espresse nella stessa unità.
Sottrazione: si
può sottrarre una lunghezza

da una lunghezza

solo se

.
La differenza di due lunghezze è una lunghezza; il suo
calcolo, come quello di una somma, si può effettuare sulle loro misure
solo quando esse siano espresse nella stessa
unità.
Moltiplicazione e divisione di una lunghezza per un
numero: se si moltiplica o si divide una lunghezza
L per un numero,
si ottiene una lunghezza, la cui misura è il prodotto o il quoziente
della misura
L per questo numero.
Prodotto di lunghezze: Un
prodotto di due lunghezze può sempre essere interpretato come
l'area di un rettangolo. Un prodotto di tre lunghezze può sempre
essere interpretato come il volume di un parallelepipedo.